Possedere un’amaca, godersela in totale relax e sfruttare tutte le sue comodità è un’esperienza unica nel suo genere. Arriverà però, prima o poi, il triste momento nel quale dovremo trovare la forza di separarci da essa. A malincuore, memori dei tanti bei momenti di comfort che ci ha regalato e delle serate estive trascorse in spiaggia o in pineta sospesi tra due due alberi, dovremo smaltire nel modo corretto la nostra amaca una volta che avrà fatto il suo tempo.
Alcuni consigli per prevenire la rottura dell’amaca
Può apparire banale e scontato sottolineare l’importanza della cura da dedicare all’amaca fin dal momento dell’acquisto ma in realtà non lo è affatto.
Il primo consiglio utile è senz’altro quello di scegliere con cura e dedicare attenzione ai materiali di cui l’amaca è composta nel momento in cui ne scegliamo una prima di acquistarla. La qualità dei materiali è molto importante anche in rapporto all’utilizzo che faremo dell’amaca stessa.
Esse infatti sono state progettati per soddisfare esigenze diverse. Le amache progettate per interni potrebbero non sopportare, alla lunga, l’esposizione a raggi solari per esempio o ad agenti atmosferici come pioggia o vento. Se vogliamo evitare la possibilità di un’eventuale accelerazione del deterioramento del nostro prodotto questo è sicuramente un errore da non commettere.
Un altro elemento da tenere sott’occhio, oltre ai materiali dell’amaca, è certamente lo stato delle componenti aggiuntive correlate all’utilizzo dell’amaca stessa. Ci riferiamo per esempio a ganci e funi. Questo discorso è molto importante per quanto riguarda le amache dotate di struttura autoreggente: un cattivo stato della struttura potrebbe comprometterne l’utilizzo.
Conservazione ideale dell’amaca
Quante volte abbiamo letto la scritta, su innumerevoli prodotti, “tenere lontano da fonti di calore e conservare in un luogo fresco e asciutto“?
Stampiamola nella nostra mente e teniamola lì impressa. Per la conservazione della nostra amaca non potrebbe esistere motto migliore!
Guida allo smaltimento corretto
Nel momento in cui siamo costretti a dover smaltire l’amaca perché rotta ed usurata lo dobbiamo fare nel modo corretto e nel totale rispetto dell’ambiente. Oltre al senso civico che dovrebbe sempre contraddistinguerci e spingerci ad operare correttamente, dobbiamo pensare alle eventuali sanzioni che potrebbero scaturire nei nostri confronti in caso di scorretto smaltimento dei rifiuti, e quindi dell’amaca in questo caso.
Recentemente, a causa del grave problema dell’inquinamento che affligge l’intero pianeta, il tasso di tolleranza nei confronti dei trasgressori si è abbassato drasticamente.
Occorre dunque, gettare via l’amaca seguendo le norme valide per la raccolta differenziata a seconda dei materiali che la costituiscono. La raccolta differenziata è suddivisa in varie categorie che vanno consultate prima dello smaltimento.
Qui sotto viene riportata una tabella con categorie e materiali che ci potrebbero interessare in ottica smaltimento:
TIPOLOGIA RIFIUTO | COSA INCLUDE | COSA NON CONFERIRE |
Rifiuto umido – frazione organica. | Fibre naturali (cotone, canapa, lana). | Scarti non organici, lettiere non compostabili o biodegradabili. |
Secco residuo – non riciclabile né recuperabile. | Carta plastificata, oggetti in gomma. | Tutti i materiali che possono essere conferiti con la raccolta differenziata. |
Plastica, alluminio e banda stagnata. | Nylon, cellophane, grucce. | Teli da campeggio. |